Le misure contano. Eccome se contano. Herbert O (il nome completo non è stato svelato), 54 anni, postino, è stato accusato da una adolescente della cittadina di Leer, nella bassa Sassonia, in Germania, di essersi presentato alla sua porta con la cerniera dei pantaloni abbassata e i genitali in bella mostra.
Il fatto sarebbe successo nell'agosto del 2013 e la stessa sera la ragazza e la madre si sono presentate alla polizia per denunciare l'accaduto. Fin qui niente di sorprendente se non fosse che la difesa dell'uomo è incentrata sulle dimensioni del suo pene: Herbert ha contestato le accuse dicendo che non è sufficientemente dotato da poter rappresentare un problema di ordine pubblico. A riprova delle sue affermazioni ha chiamato a testimoniare la moglie che non si è tirata indietro. Anzi. «Mi dispiace, cara, ma il pene di mio marito è troppo corto per pendere fuori dai pantaloni», ha detto in tribunale la donna.
L'avvocato difensore Lutz Winkler di fronte a una verità così schiacciante ha chiesto dunque al giudice Ulrike Andrees di verificare la credibilità di quanto veniva sostenuto in aula. Il magistrato ha declinato la proposta e ha subito demandato l'onere della verifica all'ufficio del coroner di Oldenburg, che normalmente si occupa di autopsia e rilievi giudiziari: serve una misurazione esatta per poter prendere una decisione ponderata. «Se la moglie ha parlato così francamente, non posso non tenerlo in considerazione» ha concluso il giudice.
«Non si è mai visto nulla del genere» ha commentato il court manager Norbert Bruns.
Il fatto sarebbe successo nell'agosto del 2013 e la stessa sera la ragazza e la madre si sono presentate alla polizia per denunciare l'accaduto. Fin qui niente di sorprendente se non fosse che la difesa dell'uomo è incentrata sulle dimensioni del suo pene: Herbert ha contestato le accuse dicendo che non è sufficientemente dotato da poter rappresentare un problema di ordine pubblico. A riprova delle sue affermazioni ha chiamato a testimoniare la moglie che non si è tirata indietro. Anzi. «Mi dispiace, cara, ma il pene di mio marito è troppo corto per pendere fuori dai pantaloni», ha detto in tribunale la donna.
L'avvocato difensore Lutz Winkler di fronte a una verità così schiacciante ha chiesto dunque al giudice Ulrike Andrees di verificare la credibilità di quanto veniva sostenuto in aula. Il magistrato ha declinato la proposta e ha subito demandato l'onere della verifica all'ufficio del coroner di Oldenburg, che normalmente si occupa di autopsia e rilievi giudiziari: serve una misurazione esatta per poter prendere una decisione ponderata. «Se la moglie ha parlato così francamente, non posso non tenerlo in considerazione» ha concluso il giudice.
«Non si è mai visto nulla del genere» ha commentato il court manager Norbert Bruns.
Fonte: www.ilmessaggero.it