giovedì 28 agosto 2014

Accusato di aver molestato un'adolescente, in tribunale la moglie lo difende: «Ha un pene troppo piccolo»

In tanti anni che svolgo la professione di Investigatore Privato a Roma, ho avuto modo di confrontarmi con molti Avvocati, sia per analizzare insieme le prove e i riscontri raccolti sul campo, sia per delineare una strategia da adottare nelle investigazioni per poter dare un vantaggio concreto al cliente...ma in questo caso non vorrei proprio essere nei panni dell'Avvocato. 





Le misure contano. Eccome se contano. Herbert O (il nome completo non è stato svelato), 54 anni, postino, è stato accusato da una adolescente della cittadina di Leer, nella bassa Sassonia, in Germania, di essersi presentato alla sua porta con la cerniera dei pantaloni abbassata e i genitali in bella mostra.

Il fatto sarebbe successo nell'agosto del 2013 e la stessa sera la ragazza e la madre si sono presentate alla polizia per denunciare l'accaduto. Fin qui niente di sorprendente se non fosse che la difesa dell'uomo è incentrata sulle dimensioni del suo pene: Herbert ha contestato le accuse dicendo che non è sufficientemente dotato da poter rappresentare un problema di ordine pubblico. A riprova delle sue affermazioni ha chiamato a testimoniare la moglie che non si è tirata indietro. Anzi. «Mi dispiace, cara, ma il pene di mio marito è troppo corto per pendere fuori dai pantaloni», ha detto in tribunale la donna.

L'avvocato difensore Lutz Winkler di fronte a una verità così schiacciante ha chiesto dunque al giudice Ulrike Andrees di verificare la credibilità di quanto veniva sostenuto in aula. Il magistrato ha declinato la proposta e ha subito demandato l'onere della verifica all'ufficio del coroner di Oldenburg, che normalmente si occupa di autopsia e rilievi giudiziari: serve una misurazione esatta per poter prendere una decisione ponderata. «Se la moglie ha parlato così francamente, non posso non tenerlo in considerazione» ha concluso il giudice.

«Non si è mai visto nulla del genere» ha commentato il court manager Norbert Bruns.

Fonte: www.ilmessaggero.it